Quanto incide la digitalizzazione nel nostro modo di vivere? Quanto può essere difficile convivere con la mancanza di questa abilità?
Il 1° dicembre l’Assemblea del gruppo pensionati del sindacato VPOD si è riunita e al termine dell’incontro, come da consuetudine, è stata approfondita una tematica particolare. Quest’anno ci ha visti coinvolti in quanto il tema era la lingua facile e l’inclusione digitale. Due argomenti che aiutano a comprendere la grande necessità di lavoro continuo e collaborazione.
Martina Oleggini del Servizio di Lingua facile di Pro Infirmis ha introdotto la discussione ponendo l’accento sulla nascita della Lingua facile, in quali contesti è necessaria, come sia ancorata istituzionalmente.
L’Associazione Leggere e Scrivere in seguito ha presentato cifre attuali sul divario digitale mostrando come il problema sia sempre più urgente: bisogna imparare a parlarne e farlo conoscere quanto più possibile.
Gli ostacoli che giornalmente l’uomo comune con scarse competenze digitali si trova a dover affrontare sono numerosi e bisognerebbe essere Super Mario per superarli tutti. Dall’ufficio postale al centro di discarica, dalla spesa all’officina. Sono cose che si possono oggi fare anche digitalmente (spesso con carte da attivare online), ma non avendo le competenze adeguate ci si mette più tempo, oppure si delega o peggio ancora a volte si è costretti a rinunciare.
L’Associazione cerca di sdrammatizzare ma al contempo rendere attenti ai rischi. In primis quello di isolamento, non si esce; poi di dipendenza, chiedendo ad altri di fare per noi: i figli aiutano nei pagamenti online, il marito va a buttare la spazzatura ingombrante. Insomma, un circolo di dipendenza che pone l’uomo con scarse competenze digitali in una situazione di isolamento all’interno di una società sempre più interconnessa che avanza. Il focus è la sensibilizzazione al rischio di esclusione sociale.
In questa situazione una nota positiva fornita da uno studio del 2022 sul governo elettronico. L’Amministrazione federale ha effettuato infatti un sondaggio nelle diverse amministrazioni cantonali e comunali per meglio comprendere il comportamento del pubblico verso i servizi digitali. Tra gli interrogativi, i cittadini ne fanno uso? Ne è risultato che sempre più persone ancora oggi privilegiano il rapporto umano, preferiscono recarsi allo sportello insomma, grazie al fatto che i comuni (più che il Cantone o la Confederazione) offrono sempre anche la possibilità di svolgere le commissioni anche di persona.
Il pubblico dell’Assemblea è stato molto toccato dalle tematiche affrontate. Ha espresso timori legati soprattutto ai posti di lavoro soppressi per favorire le macchine. Un esempio lampante in questo senso: la soppressione delle cassiere in favore delle casse automatiche in alcuni supermercati.
Si ricorda infine che chi volesse frequentare dei corsi per migliorare le proprie competenze digitali può contattare lo 0800 47 47 47, il centralino banca dati che raccoglie tutte le proposte in merito a corsi di competenze di base in Svizzera e nel Canton Ticino.